IL FRANTOIO SOMMARIVA PROTAGONISTA A MELAVERDE SU CANALE 5

 

Domenica 3 marzo la famiglia Sommariva è stata ospite del programma mediaset Mela Verde, in onda ogni domenica su Canale5.

Le telecamere di Mela Verde sono tornate a registrare qui dopo sette anni, infatti già nel 2012 tutta la troupe televisiva aveva puntato i riflettori sullo storico frantoio acquisito negli anni ’50.

Nella prima parte della puntata la presentatrice Hellen Hidding è andata ad assistere alla raccolta delle olive in compagnia di Agostino, il capofamiglia, per conoscere qualche segreto sull’olivicoltura. Quest’anno la raccolta è eccezionalmente tardiva, anche grazie alla favorevole posizione degli uliveti, situati a 400 m sul livello del mare. Le drupe sono quasi tutte mature, solo poche sono rimaste verdi; come spiega Agostino dalle olive più scure e mature si estrae un olio più dolce, con un’acidità più alta e una durata nel tempo leggermente inferiore.

 

  • MAINA, la nostra selezione di Olio extravergine di oliva monocultivar Taggiasca, dal sapore delicato ma allo stesso tempo deciso, ottimo per condire a crudo.
  • PESTO GENOVESE BIO, il tradizionale pesto genovese, con basilico genovese dop di nostra coltivazione ed oltre a quello tradizionale, lo produciamo anche senza aglio, e vegan (senza formaggio).
  • CAVIALE DEL CENTA, uno dei nostri prodotti storici, una deliziosa crema di olive Taggiasche con acciughe e capperi, ideale per condire pasta, verdure e come farcitura di panini.
  • CREMA DI ACCIUGHE, lei, è UNICA, delicata, soffice, avvolgente…dimenticatevi del solito gusto di acciuga. Consigliata sopra una fetta di pane, con verdure cotte o crude, come condimento per la tartare di carne o per la pasta. 
  • OLIVE TAGGIASCHE in salamoia, loro, ottime da mangiare per aperitivo ma anche da aggiungere a sughi, insalate, pesce al forno…piccole ma tanto saporite!

 

    La varietà maggiormente coltivata su questi terrazzamenti tipici della riviera è quella taggiasca, infatti l’80% delle olive frante in tutta la Liguria appartiene a questa cultivar. Le olive taggiasche sono piccole, ricche di olio, hanno infatti un’ottima resa.

    Agostino ricorda poi come si svolgeva la raccolta tempo fa, quando ancora tutta la filiera di produzione dell’olio non era influenzata dalle moderne tecnologie. Tramite un bastone le olive venivano bacchiate, raccolte dai teli bianchi stesi a terra, defogliate grazie a un attrezzo chiamato chitarra e successivamente messe in un contenitore detto misura che permetteva di quantificarle.

    Possiamo ancora vedere tutti gli strumenti una volta dediti a questo scopo:

    • la grossa macina centrale con la ruota in pietra colombina, azionata dalla forza di un animale, frangeva le olive
    • il torchio permetteva di spremere la pasta ottenuta precedentemente per estrarre la soluzione di olio e acqua
    • la leccarda – una specie di coperchio rovesciato – era l’attrezzo con cui l’olio veniva separato dall’acqua
    • le damigiane dove l’olio veniva raccolto

    Oggi invece tutto questo processo è cambiato grazie alle nuove tecniche. Ecco tutti i macchinari e i relativi passaggi che permettono la trasformazione delle olive in olio:

    • la tramoggia dove vengono raccolte e trasferite nel macchinario successivo
    • una lavatrice per olive che elimina residui di terra
    • il denocciolatore che separa la polpa dal nocciolo (quest’ultimo viene poi usato come combustile)
    • la gramola che lavora la polpa trasformandola in olio che dopo circa 20 minuti viene trasferito in un decanter
    • il decanter che girando velocemente separa l’olio dall’acqua e dalla buccia

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    Così nascono i preziosi oli extravergine di oliva come il pregiato Seena con certificazione D.O.P. Riviera Ligure di Ponente, Maina rigorosamente di monocultivar Taggiasca, o Ruxia con certificazione Bio.

     Ma da tutta la filiera produttiva – sottoposta a rigidi controlli e analisi – nascono altre gustose creazioni come la crema di olive taggiasche e il caviale del centa.

    Nella seconda parte della puntata Hellen si trova nella cucina di casa Sommariva. Qui conosciamo Anna, la moglie di Agostino, che ha preparato squisiti piatti della tradizione ligure: le trofie con patate, fagiolini e pesto genovese, l’orata condita con pinoli, pomodorini olive taggiasche, la cima e lo stoccafisso. Non possono mancare deliziosi prodotti come la crema di rucola – fatta con rucola biologica coltivata nell’azienda agricola di famiglia –  e la crema di pomodori, salse perfette da accompagnare con crostini di pane o verdura cruda, per una merenda o un aperitivo speciali.

    Conosciamo meglio anche l’azienda agricola con le sue coltivazioni di pesto, rucola, aneto e il re della piana di Albenga, il carciofo. Anch’esso viene opportunamente pulito, lavorato e messo sott’olio. Non ci si può dimenticare dei condimenti come gli oli aromatizzati con erbe o agrumi, e della piccola ma speciale produzione di vini.

    Alla fine incontriamo Alice, la quinta generazione della famiglia, che presenta l’ultimo arrivato in casa Sommariva, nato proprio grazie a lei: l’olio extravergine di oliva You. Si tratta di un olio di monocultivar Taggiasca, frutto di un progetto molto nobile e importante che mira a sostenere tutte le donne che combattono la propria battaglia, infatti parte del ricavato delle vendite di You verrà dato in beneficienza.

     

    Insomma, l’azienda Sommariva formata da Agostino, Anna, Alice e GB insieme a tutti i collaboratori è una piccola grande famiglia, dove di generazione in generazione si portano avanti valori importanti come il rispetto per la terra, passione e impegno per il proprio lavoro.

     

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